L’originalità di questo romanzo sta nel proporre la storia di una relazione sentimentale che – nonostante la sua brevità “materiale”, o forse proprio per questo – assurge a una dimensione che va al di là delle contingenze spazio-temporali. Il racconto è sviluppato molto bene sia dal punto di vista narrativo che stilistico, senza concessioni alla retorica o al sentimentalismo, e coinvolge il lettore lungo tutto l’arco del libro, che può dividersi in due parti: una prima che potremmo definire narrativa, dialogica, “storica”, e una seconda in cui la protagonista, come in una specie di diario, registra il manifestarsi della presenza dell’amato attraverso i fenomeni della natura, la somiglianza fisica e psicologica con persone viventi, la riproposizione di riferimenti a fatti e sensazioni del passato.
Giorgio Gramolini